Come costruire un giardino? Un progettista di giardini si forma con una grande passione, deve avere un adeguato talento, studi mirati, una lunga esperienza e, a sua immagine e somiglianza, una biblioteca che accompagna nel tempo questo suo duro tirocinio.
Un manuale, più manuali, ne fanno certamente parte. Diverse figure progettano giardini, dal giardiniere puro – il Gardener – al paesaggista, competenza che si afferma sempre di più anche in Italia per un suo angolo critico e tecnico sempre più specifico, e per la capacità di essere un comune denominatore di tante discipline tradizionalmente poco comunicanti. Giardini è una guida che tocca tutti gli aspetti del progetto del giardino sia esso privato o pubblico, due mondi fra loro comunicanti ma molto diversi, nelle forme, nei materiali, nelle norme, nei comportamenti di chi li vive, dalla sua ideazione alla realizzazione. Il giardino è un’opera che si produce dall’incontro fra un committente, un autore e una comunità, senza mai perdere di vista la sua valenza simbolica e rappresentativa, cominciando dal “saper vedere“ cosa un giardino possa essere nel tempo presente. Un’ampia rassegna di opere di autori contemporanei colloca il tema della costruibilità nel dibattito internazionale, con una varietà di domande e di risposte così grande da scoraggiare ogni classificazione per temi o per tipi. Lo spazio pubblico, ad esempio, sperimenta in forma di giardini nuovi modi di convivialità, che si possono incontrare in una città cilena povera ma ricca di bambini, su un lungomare suburbano, perfino in una racchetta tranviaria nel cuore di una metropoli. Un giardino racconta la memoria di un sito, è il punto focale di un carcere, di un museo d’arte moderna, di un aeroporto. O è la corporate image di una dinamica impresa o, ancora, è metafora di evoluzione naturale, prende la forma di un orto botanico, o di un osservatorio geologico, o a sorpresa è la hall fantastica di un hotel. Un giardino è termale, scultoreo, pensile.