Il volume è una rassegna sul giardino contemporaneo in Italia, Europa, Nordamerica, America latina, Giappone.
È una riflessione sull’architettura contemporanea che adotta come chiave interpretativa uno dei temi più classici, il giardino, ritenendolo un punto di vista oggi particolarmente significativo, adatto non solo per aiutare a comprendere il fondamento di molti dei nodi attuali del ragionare e del fare architettura –soprattutto in merito all’evoluzione del pensiero sulla città- ma anche per cercare indicazioni propositive. Il giardino è quindi affrontato in termini estensivi, come ragionamento sulla natura alla scala e nella dimensione del progetto architettonico: ma questo non riprende in fondo la sua accezione più propria e tradizionale, di tema e pratica che ha sempre accompagnato la storia dell’uomo sperimentando con anticipazione in ogni civiltà tecniche, conoscenze, rappresentazioni sociali, proiezioni immaginarie? L’angolazione critica del libro privilegia particolarmente il punto di vista dell’architettura, accompagnando il lettore attraverso esperienze realizzate negli ultimi anni da architetti di importanza centrale –Scarpa, Fuksas, Tschumi, Kroll, Peña Ganchegui, Viaplana e Piñón, Torres e Martinez Lapeña, Roche, Pei, Ambasz, Venturi, SITE, Maki, l’Atelier ZO …– come pure di grandi paesaggisiti –Porcinai, Lassus, Simon, Corajoud, Halprin, Kiley, Burle-Marx… – e artisti –Noguchi, Christo, Smithson, Heizer, De Maria, Oppenheim, Serra, Karavan, Pomodoro…–. Il tema del giardino rivela allora un atteggiamento marcatamente sperimentale e innovativo e si manifesta, spesso con soluzioni atipiche, in assetti e situazioni che aprono prospettive affascinanti. Forme, atti e idee che vanno oltre gli schemi stereotipi con i quali si ripetono oggi nella nostra vita quotidiana parchi, giardini, passeggiate e viali.
Ecco, dunque, l’esigenza urgente di un Giardino anche per la nostra epoca, urbano, naturalmente, vale a dire un complesso sistema di idee e di spazi, per la rinascita della città contemporanea.