“… Che sia grande o piccolo, il giardino deve avere un aspetto ricco ma ordinato. Deve essere ben separato dal mondo esterno. Non deve imitare in alcun modo le intenzioni o la casualità della natura, ma apparire come qualcosa che in nessuna altra parte si può vedere se non presso la casa dell’uomo”.
Wiliam Morris
Il “Giardino Italiano”, o “del Terzo Fuoco” o “di Giulio” è un’opera contemporanea che tocca alcuni temi ricorrenti nella nostra storia del giardino, per evocarli nell’immaginario del popolo giapponese, che in questa arte ha fatto e fa uno dei momenti più alti della sua cultura. Evocazione, a un tempo, di assonanza e differenza: non so quanto questo sia riuscito, ma l’impressione riportata dai visitatori è che il giardino sia veramente “italiano”, e che pure in qualche modo “parli”giapponese. Venti tavole ripiegate e conservate in un contenitore con astuccio editoriale, ognuna riporta illustrazioni e disegni in bianco e nero e a colori del giardino italiano progettato da Franco Zagari con didascalia in italiano, inglese e giapponese. Il progetto rappresenta l’Italia all’ex-po di Osaka 90. Opera rimasta permanente nel Tsu-Rumi Park.