per PAN Associati, nell’ambito del progetto di Metropolitana Milanese, REALIZZATO
La natura è una cosa meravigliosa,
tutti mangiano tutti,
la natura è un grande ristorante
Woody Allen
Pan associati ha curato tutti i sistemi a verde dell’expo. Fra questi, in particolare, con Franco Zagari, un ambito molto delicato della città espositiva, gli HORTUS, nove giardini per il riposo del pubblico, così chiamati richiamando i primi giardini romani e medievali che erano coltivazioni sperimentali di specie nutritive, nome che ha poi assunto il significato di giardino intercluso. 1. nove streep longitudinali a giardino, per un’estensione complessiva di oltre 27.000 mq, si alternano alle insulae dei padiglioni espositivi e di servizio. ogni orto è una tessera del tessuto perfettamente rettangolare, con uno sviluppo longitudinale massimo di 180 m per una larghezza che è di un massimo di 20 m. La loro funzione è di accogliere per una pausa di riposo i visitatori dell’expo in spazi ombreggiati attrezzati per la sosta, piacevoli, accessibili, accoglienti, sicuri, conviviali, confortevoli, 2. Il carattere di questi giardini è di avere una grande complessità vegetale su uno schema distributivo semplice, 3. si è voluto che le specie siano il più possibile componenti consuete del paesaggio agrario lombardo e saranno quindi soprattutto i visitatori stranieri a apprezzarne quel fattore di ‘altro da sé’ che è proprio di un expo. 4. Ma gli elementi più sorprendenti per il pubblico sono le sedute, che sono decorate con due repertori narrativi, con disegni e iscrizioni: il primo descrive le specie, ed è strutturato come un giardino officinale, che ha diverse stazioni nei vari hortus; il secondo è una collezione di 265 tavolini tutti diversi, pezzi unici su disegno originale, liberamente tratti da un antico codice salernitano (CIRCA INSTANS, Tractatus de herbis, Salerno c.1280-1310, London, British Library Catalogue).GLI OTTO – una volta nove – giardini per il riposo del pubblico sono stati chiamati hortus perché interclusi nelle maglia ippodamea dell’expo e realizzati con frutteti e orti. Troppo bella la lettura che ne fa andrea di salvo per aggiungere qualcosa. Solo dire che spero veramente di poter essere all’altezza di quanto atteso, essendo questo il cantiere più complicato della mia vita.
Team: Franco Zagari, Domenico Avati, Endri Memaj, Staff: Sarah Amari, Cinzia Metta, Federica Andreoni, Guillermo Carrillo Ajala, Lorenzo Cellini, Sara Gangemi, Chiara Gemmiti, Giovanni Laganà, Carlo Morrone, Federica Perissi, Michelangelo Pugliese, Francesca Troiano. Strutture Mario Petrangeli e Associati con la collaborazione di Andrea Polastri.