2001, MARSIGLIA, Progetto dell’Esplanade de la Major

per Comune di Marsiglia, CONCORSO ad inviti

OBIETTIVI

Creazione di uno spazio pubblico in grado di assicurare la relazione tra la città ed il porto.
Ricomposizione di un paesaggio urbano rappresentativo dell’apertura verso il mare.
Valorizzazione della Cattedrale e della Vecchia Major.
Sviluppo turistico legato alla prossimità delle grandi attrezzature e della costa.

I MATERIALI
I Boschi del belvedere, luogo di comfort.
Suolo stabilizzato nella foresta, luogo per bighellonare e giocare.
Il Porfido, pietra del Panier che introduce nel progetto un elemento di continuità.
La Vegetazione, continuità densa e trasparente del quartiere compatto.
L’Acqua, in due punti spettacolare: una fontana nella Piazza del Seminario omaggio a Luis Barragàn (elemento di protezione dalle inondazioni) ed una grande fontana sulla piazza del Municipio, che riflette il mare come uno specchio e che cade sulla piazza Bassa come una cascata radente accompagnando una passeggiata (Tivoli).
Il “Corallo”; un motivo decorativo ricorrente in tutto progetto. Questo disegno, direttamente ” rubato ” a una decorazione del basamento dello zoccolo della cattedrale, è utilizzato per tutti gli elementi in vetro.

LA RETE VIARIA
Continuità della stessa pavimentazione in porfido, divisione tra spazio pedonale e carrabile con pietre cilindriche dello stesso materiale, alte come un marciapiede.

I SAGRATI
Il porfido utilizzato è in lastre lisce grandi e regolari 80 X 40 davanti al municipio, in lastre ruvide irregolari davanti alle due cattedrali (v. Dimitris Pikionis per l’acropoli di Atene). La pianta della parte demolita della vecchia cattedrale è disegnata nel sagrato come una traccia leggibile.

LA VEGETAZIONE
Una foresta regolare di alberi a foglie caduche caratterizza tutto lo spazio tra la cattedrale ed il quartiere del Panier.
Vengono mantenuti i Gelso-platani esistenti, di cui si continua la griglia con una piantagione di mandorli.
I Mandorli (Prunus dulcis) sono leggeri, trasparenti, hanno una fioritura molto bella in fine gennaio che lascia al suolo un letto di petali per due settimane.
Dove non è possibile piantarli (sulla galleria) e dove la foresta disturberebbe la visione frontale della cattedrale, sulla stessa maglia regolare sono disposti dei vasi circolari contenenti Corbezzoli (Arbutus unedo), scelti in quanto protagonisti della Macchia mediterranea.
Davanti al mare, sul Belvedere, sono piantate delle Tamerici (Tamarix gallica), ancora alternate coi corbezzoli in vasi. Disposte alle estremità del grande spiazzo a dare ombra ai punti di riposo, le tamerici sono piantate con un disegno irregolare, come nuvole, dove è possibile in terra, altrimenti in vasi. Le tamerici sono utilizzate come graduale passaggio tra la cattedrale e le spiagge belvedere.

L’ARREDO URBANO
Sul belvedere l’arredo urbano è in buona parte in vetro decorato (corallo) : piccoli chioschi, disposti al margine dello spiazzo, per bar, punti di informazione e servizi; muri paravento con funzioni molteplici: bocche di ventilazione, lampioni, fari per illuminare il Major, schermi (internet, la vita del Panier ripresa da video-cineprese permanenti).

L’ILLUMINAZIONE
Sui due sagrati ci sono lampioni di disegno originale con i pali di acciaio e decoro nello stesso tipo di vetro. Sulla via Shuman ci sono lampioni alti in acciaio, sempre di disegno originale, la caratteristica è di avere pali conici fortemente rastremati verso l’alto ed in sommità un’aureola rifrangente che rende invisibile il corpo illuminante.
Da questi lampioni partono linee luminose orizzontali che si propagano e si biforcano sotto i rami degli alberi per illuminare la foresta.

 

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